Lavoratori le scelte politiche dei vari partiti di sx e dx e di coloro che non si definiscono tali, insieme alle  Organizzazioni sindacali, che anche se con piccole differenze, ma in sostanza complici di tali politiche, stanno distruggendo l’Italia.

Mentre il governo parla di crescita del pil le aziende chiudono, licenziano e delocalizzano, e intanto inizia il solito balletto.

Sindacati che si limitano a chiedere l’intervento del governo (come volantino su crisi Magneti Marelli del 11-6) quindi ulteriori esborsi per la collettività, senza toccare minimamente i benefit aziendali.

L’opposizione che si limita ad attaccare chi è al governo, accusandolo di incapacità e di non voler acconsentire alle richieste delle O.S., riducendo il tutto ad una questione di organizzazione, infischiandosene delle ricadute occupazionali.

 Di mezzo i lavoratori sempre meno tutelati e il popolo che oltre a  sborsare continui fondi, assiste inerme alla deindustrializzazione dell’Italia.

. Ma nessuno si permette di individuare le vere responsabilità e combattere quelle politiche liberiste che garantiscono il profitto di pochi distruggendo e depredando le ricchezza di un popolo.

Queste associazioni, servili ad interessi del capitale, per poter continuare ad essere compiacenti da un lato e tentare di salvare la faccia dall’altro,   in modo camaleontico, mentre denunciano salari da fame e precarietà, dall’altro firmano contratti da miseria, come quello della Stellantis, e la reazione della Fiom che non ha siglato tale contratto, è limitaa ad un volantino, dove dichiara che i conti fatti dai firmatari di un aumento del 6% nel quadriennio, in realtà sono del 4%. 

Pazzesco questo dovrebbe essere un recupero vero dell’inflazione persa, sommandolo ad un vero aumento salariale, come sempre denunciato da loro, in realtà indeboliscono sempre più i salari.

E anche su questo la mano oscura del mandante è sempre la stessa, coloro che imposero le politiche dell’Eur, ossia riduzione dei salari anche attraverso il mancato recupero dell’inflazione, (il motivo per cui si elimino la scala mobile), e riduzione dei diritti, favorendo il precariato.

Ma la sudditanza di costoro al sistema è incondizionata, anche a costo di distruggere quel poco di sistema socialista che garantiva un Welfare, o meglio uno stato sociale, assistenza, previdenza, istruzione.

Tutti diritti che vengono ulteriormente messi in discussione, e lo vediamo ancora oggi che invece di far aumentare la spesa interna attraverso aumenti sostanziali di stipendio, propongono politiche per abbassare le tasse al ceto medio,(togliendo fondi allo stato sociale), la risposta della sx è di proporre emendamenti che fanno recuperare fondi per ridurre le tasse, accettando di fatto la politica di dx, evidenziando che non vi sono differenze sostanziali tra dx e sx.

Una vera sx avrebbe rivendicato di destinare quelle somme per una legge che garantisse il recupero automatico dell’inflazione persa, ossia una nuova scala mobile.

Ma è chiaro questi politicanti di mestiere non fanno altro che favorire quelle politiche liberiste imposte da questa Europa globalista, di flessibilizzare sempre più il lavoro, precarietà, privatizzazioni, e salari bassi, riduzione dei diritti fondamentali, tutto per favorire il libero mercato e l’enorme profitto di pochi.

A chi si permette di etichettarci come coloro che dicono sempre NO!!!, rispondiamo…

 La nostra visione di società e paese è completamente diversa da chi continua a credere nel capitalismo ed è ovvio che proponiamo politiche completamente diverse, che tengano conto principalmente dell’uomo.

SONO ANNI CHE DICIAMO CHE LA POLITICA E IL SINDACATO é morto.

Hanno distrutto l’Italia, svendendo, e permettendo la delocalizzazioni di beni e industrie, eravamo la quinta potenza industriale al mondo, oggi non abbiamo più nulla.

Dobbiamo porre fine a questa tragedia, bisogna ricostruire un vero movimento che lotti contro questa Europa del capitale e questa globalizzazione selvaggia tanto cara a Bruxelles, solo così possiamo tentare di salvaguardare un futuro lavorativo, salari diritti e dignità, e con essi ridare forza e potenza economica all’Italia, solo riacquistando la sovranità politica ed economica possiamo decidere del nostro destino.

Costruirlo insieme a quella parte di popolo che crede nei valori da noi indicati e a quelle O.S. che non si lasciano attrarre  dal canto delle sirene, come accaduto sulla falsa dei referendum.

FCA STELLANTIS POMIGLIANO         16/06/2025