BASTA GUERRE!

PRESIDIO PRESSO BASE NATO DI SOLBIATE OLONA (VA) AL-Cobas

Le spese per gli armamenti distruggeranno lo stato sociale, mentre miliardi di euro andranno a sostegno delle lobby finanziarie e le multinazionali dell’energia e dell’industria bellica.

Diciamo NO alla decisione dei governi europei di portare le spese per armamenti al 5% del PIL di ogni Paese. Il che vuol dire, per l’Italia, destinare alle spese militari, 70 miliardi di euro all’anno fino al 2035.

Un ordine imposto dagli Stati Uniti d’America e dalla #NATO, alle quali i governi europei si sottomettono senza obiettare nulla sottraendo risorse economiche alle necessità dei propri popoli, in particolare in Italia. Con 700 miliardi di euro in 10 anni si potrebbe potenziare: il personale negli ospedali pubblici, strutture e macchinari affinchè tutti possano curarsi, le scuole, la ricerca, il trasporto pubblico, aumentare l’occupazione, il salario e sostenere le famiglie svantaggiate, soddisfare il bisogno dell’abitare, sostenere gli studenti, programmare bonifiche di territori inquinati riqualificandone il territorio, proteggere realmente la salute e la sicurezza dentro i luoghi di lavoro, oltre che elaborare un piano industriale nazionale per il rilancio di tutti i settori produttivi e della pubblica amministrazione.

La classe lavoratrice è contro le politiche del governo italiano e dell’opposizione, apparentemente alternative ma entrambe guerrafondaie.

Siamo contro il sostegno alla guerra in Ucraina e l’inaccettabile genocidio del popolo palestinese che attraverso giornalisti obbedienti al sistema ci propongono tutti i giorni immagini parziali del vero massacro che il governo israeliano sta compiendo quotidianamente, perfino nei confronti di uomini, donne e bambini affamati, in fila per un pugno di farina. Nell’ annientamento del popolo palestinese non mancano armamenti forniti anche da aziende italiane con partecipazione dello stato.

#Varese è una delle provincie con una forte presenza della NATO e di aziende produttrici di morte.

L’Europa ma anche il governo italiano e la finta opposizione, ci stanno trascinando (a breve) in guerra, mentre al riparo nei loro salotti/bunker organizzano il futuro dei nostri figli/nipoti come carne da cannone.

La classe lavoratrice e il popolo intero non possono e non devono permettere una prospettiva di morte per gli interessi di pochi.

NO ARMI-NO NATO

PIU’ LAVORO-SALARI-PENSIONI-SERVIZI SOCIALI PUBBLICI.

COME LAVORATORI DOBBIAMO FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE.

Venerdì 18 luglio.

Presso la Caserma Mara di Solbiate Olona (VA) dalle ore 17:00 alle ore 18:30.

Presidio promosso da lavoratrici e lavoratori della provincia, dei settori pubblici e privati organizzati da SGC.