A FIANCO DELLA RESISTENZA DEL POPOLO PALESTINESE
IN PALESTINA NON C’E’ UNA GUERRA MA UN GENOCIDIO!
CONTRO L’ECONOMIA DI GUERRA! CONTRO IL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE!
Come altre volte, rispondiamo all’appello delle organizzazioni palestinesi per una mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici e invitiamo a scioperare il giorno 22 settembre 2025.
Eravamo in pochi quando ad affermare il diritto alla resistenza del popolo palestinese e denunciare il genocidio in atto da parte del governo israeliano, sia prima che dopo il 7 ottobre, significava essere demonizzati e denunciati, come alcuni lavoratori di questa Organizzazione sindacale, denunciati per “manifestazione non autorizzata” solo per aver esposto le bandiere della Palestina durante lo sciopero del 23/2/2024.
Oggi che, se pur tardivamente, cresce un movimento di massa ampio che condanna i massacri, che si organizza anche spontaneamente con presidi e manifestazioni, che solidarizza con la Global Sumud Flotilla, molti si aggregano cercando di rifarsi un’immagine. Una messa in scena spettacolare, amplificata dai media, dai social, da politici e da alcuni intellettuali che in 77 anni di occupazione, espropriazione di territori, repressione e omicidi, hanno ignorato, se non addirittura giustificato, i governi sionisti israeliani e condannato la resistenza palestinese.
Accogliamo l’appello delle organizzazioni palestinesi a “mobilitarsi e organizzarsi per rispondere con decisione non solo se la Global Sumud Flottilla sarà colpita, ma finchè il genocidio e l’occupazione continueranno”.
L’Italia aumenta incessantemente le risorse per la spesa militare, comprimendo diritti sociali, sanità, pensioni, salari, istruzione. Le diseguaglianze sono ormai insopportabili: i ricchi sempre più ricchi e per noi c’è soltanto un baratro senza fine.
MOBILITIAMOCI contro le politiche criminali dell’Unione Europea e della NATO, contro il ruolo complice del Governo italiano e contro l’ipocrisia dei partiti di falsa “opposizione”!